Revigliasco storie e memorie

 

Qual è il significato del nome Revigliasco? Sono ancora molti i dubbi. L’unico elemento accertato è la derivazione del suffisso di appartenenza in “asco” che indica il luogo di antica origine ligure comune tra l’altro a molti altri centri della zona torinese come Piossasco, Orcenasco, Lombriasco, Beinasco, Grugliasco…”.

Così inizia il libro “Storie e memorie di Revigliasco” scritto da Simonetta Gribaudi Gado ed edito dalla Pro Loco. Il libro non vuole essere una guida o una cronaca di Revigliasco: rappresenta un tentativo, in ottica moderna, di ricostruzione storico-memorialista di uno dei più suggestivi paesi della collina torinese.

Partendo da un’analisi dei documenti e delle carte topografiche si è cercato di proporre una serie di risposte relative all’origine e allo sviluppo del paese fornendo un significato non solo del suo passato, ma del suo presente e del suo futuro. Risulta il variegato affresco di un borgo nato e mantenutosi nel tempo grazie ad una sua peculiare posizione geografica che l’ha protetto incidendo in modo determinante sulla sua evoluzione storica.

Si inseriscono in modo armonioso gli interventi di Elisa Rossi Gribaudi che, con la competenza maturata sull’argomento, ha offerto la sua testimonianza di giovane villeggiante nella Revigliasco degli anni Trenta-Quaranta.

Segue un commosso e malinconico contributo del conte Carlo Alberto Beria d’Argentine che riesce, con una poeticità fuori del comune, a raccontare della sua infanzia trascorsa nel Castello di Revigliasco.

Ed è prendendo spunto da queste pagine che la parola è tornata a Simonetta Gribaudi che ha cercato di offrire un quadro del paese nel secolo scorso nel tentativo di dare voce a quella realtà passata palpitante altresì di sentimenti e umanità.

Concludono il libro un capitolo sui personaggi, una serie di appendici e due carte topografiche.

Leave a Comment